Un percorso che dal passato risale al presente e continua nel futuro: scopri l’arteterapia.

L’approccio dell’arteterapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei progetti, vissuti ed emozioni.
Un percorso grazie al quale è possibile mettere in ordine i pensieri e gli avvenimenti della nostra vita attraverso colori e immagini. Si tratta di un viaggio che riporta ai tempi dell’infanzia. Riparte da lì percorrendo tappe, episodi di gioia e di tristezza, risate e pianti, emozioni ricordate e dimenticate.
Cenni storici e curiosità

I primi gruppi di arteterapia nascono nel 1942 per i malati di tubercolosi in Gran Bretagna. Il metodo di questa novità terapeutica è inizialmente quello di una scuola dell’arte. L’epoca è quella dei sanatori, ambienti in cui i degenti, spesso reduci di guerra traumatizzati, vivevano forti stati d’animo depressivi per lunghi periodi.
Il maestro d’arte Adrian Hill scopre che attraverso la proposta pittorica queste persone vengono coinvolte e il loro stato migliora. Nel giro di qualche anno, quest’intrattenimento artistico prende il nome di arteterapia.
Oltre a essere maestro d’arte, ha una preparazione di tipo psicologico. Ha quindi la capacità di far riflettere i pazienti sui propri stati emotivi e su come poterli esprimere attraverso la forma artistica.
Oggi l’arteterapeuta rappresenta una figura professionale e qualificata presso specifiche associazioni come Art Therapy Italiana. Usa le tecniche artistico-espressive combinate con quelle terapeutiche e riabilitative. Questo per aiutare e supportare le persone in situazione di disagio personale (fisico o emotivo) o sociale.
Quando l’arte diventa un percorso terapeutico

L’arte si rivela spesso simile a una terapia. Chi disegna sente dentro delle sensazioni che nascono nel momento di pensare a cosa fare e di iniziare a realizzarlo.
Diventa arteterapia quando si utilizza con consapevolezza come uno strumento che agisce. È la tecnica del mettere a posto, del fare meglio dell’aggiustare, del ricordo che porta lentamente alla ricostruzione della propria identità e quindi al ripristino del proprio equilibrio.