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Batterie ricaricabili di legno, un’epocale invenzione dalla Scandinavia

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Dalla Scandinavia arriva l’idea delle batterie ricaricabili di legno: ecco come funzionano.

Batterie ricaricabili di legno, un'epocale invenzione dalla Scandinavia
Batterie dagli alberi? Non è uno scherzo: ecco l’idea che aiuta il pianeta.

Batterie ricaricabili a base di legno. Per realizzare questo rivoluzionario progetto la Northvolt e l’azienda forestale Stora Enso hanno firmato un accordo di sviluppo per unire i rispettivi mondi, in nome della sostenibilità.

L’obiettivo della partnership è quello di sviluppare anodi di carbonio organico dalla lignina, polimero di origine vegetale collocato nelle pareti cellulari delle piante.

Un ulteriore passo avanti per il rispetto del pianeta. Gli accumulatori moderni sono infatti tutt’altro che sostenibili, in quanto sono costruiti con materiali dall’alto impatto ambientale, come il rame, il litio, il cobalto e il nichel.

Un’idea innovativa e sostenibile

Un’idea innovativa e sostenibile

La sorprendente idea di questa iniziativa arriva da due realtà scandinave: l’azienda svedese Northvolt, fondata nel 2017 da due ex dirigenti Tesla, e l’azienda forestale Stora Enso. Da un lato la grande esperienza nella realizzazione di batterie per le macchine elettriche, dall’altra un’ampia disponibilità di legno e le capacità necessarie per trasformarlo.

Ma in cosa consistono queste batterie ricaricabili in legno? Si tratta in realtà di accumulatori con anodi in carbonio biologico, realizzato con la lignina.

Questo polimero di origine vegetale si trova all’interno delle pareti cellulari delle piante a fusto. Dopo la cellulosa, è il composto chimico presente in maggiori quantità nel legno. La sua caratteristica principale è quella di essere una macromolecola con un elevato peso molecolare.

Le batterie ricaricabili realizzati con materiali rinnovabili

Le basi per la realizzazione di questo progetto sono state già avviate dalla Stora Enso. Quest’azienda possiede infatti un impianto pilota per la produzione di materiali a base di carbonio duro organico (chiamato Lignode®) a Sunila, in Finlandia. Questo stabilimento, attivo già dal 2015, riesce a produrre fino a 50mila tonnellate di lignina. Nessun’altra azienda a livello mondiale può vantare una quantità così alta.

A partire da questo materiale anodico rinnovabile, le due aziende puntano a costruire batterie sostenibili per una vasta gamma di applicazioni, dalla mobilità allo stoccaggio stazionario dell’energia.

L’obiettivo è quello di attivare la produzione entro il 2024 e con una produzione annua di oltre 100 gigawattora. Il luogo di produzione individuato è a Stora, in Svezia, in una vecchia cartiera recentemente acquistata da Northvolt, che si trasformerà in una fabbrica di materiali a raggi catodici.

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