Ritorna la bella stagione e con lei i cocktail primaverili: ecco quali provare assolutamente.

Scopri quali sono i cocktail primaverili più buoni e la loro storia.
Senti già la primavera nell’aria? Il clima diventa sempre più mite e le giornate si allungano: per una serata con gli amici o un drink da bere dopo il lavoro, i cocktail primaverili sono deliziosi e rinfrescanti in ogni occasione. Composti da ingredienti freschi e leggeri, presentano dei colori vivaci e sentori di erbe aromatiche e frutta. Ma quali sono i drink più buoni da gustare durante la bella stagione?
I cocktail da provare in primavera

Margarita, Messico
Lime dolce, un pizzico di sale e tequila: la verità sulle origini del Margarita si confonde spesso con la leggenda. In realtà, la teoria più plausibile è che questo cocktail sia l’evoluzione di una ricetta popolare messicana. Se vuoi provarlo in chiave primaverile, aggiungi alla ricetta classica un tocco di sambuco, basilico o un’altra erba aromatica.
Gin and tonic, Regno Unito
Nato come rimedio per prevenire e curare la malaria nell’esercito britannico in India, questo drink si è poi evoluto fino a diventare uno dei più famosi della Gran Bretagna. A base di rosa e rabarbaro, il gin and tonic è ottimo in ogni momento dell’anno: dai un tocco in più di stagione aggiungendo una fettina di cetriolo e del rosmarino.
Mojito, Cuba
L’origine del mojito è ancora oggi avvolta nel mistero: il personaggio che però l’ha portato al successo è stato Ernest Hemingway. Secondo la Bodeguita del Medio, Hemingway ha donato a questo bar dell’Havana una dedica molto particolare: “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”.
Mimosa in Francia
Cocktail dolce e leggero, è stato creato dal bartender Frank Meier e servito per la prima volta al Ritz Hotel di Parigi attorno al 1925. Composto da succo d’arancia, champagne e un cucchiaino di Grand Marnier o triple sec, il Mimosa è perfetto per il brunch della domenica.
Spritz in Italia

Originario del Veneto, lo Spritz è un aperitivo a base di vino bianco o Prosecco, soda o acqua frizzante e bitter come Aperol, Campari o Select.
Una delle storie più diffuse delle sue origini è che lo spritz sia stato realizzato durante l’occupazione austriaca del Veneto nel XIX secolo. Gli austriaci che vivevano nella regione diluivano il vino locale con acqua gassata per renderlo più leggero e meno alcolico. Il nome spritz deriva infatti dal tedesco spritzen, che significa spruzzare.
Oggi è un cocktail molto popolare in Italia e all’estero, bevuto soprattutto durante la bella stagione.