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Perchè il Castello di Sammezzano è tra i monumenti più a rischio in Europa?

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Domina da Leccio la valle dell’Arno. Tra abbandoni e aste giudiziarie scopri la storia di uno dei monumenti più affascinanti d’Italia.

Il Castello di Sammezzano tra i monumenti  più a rischio in Europa

Il Castello di Sammezzano è uno tra i monumenti più a rischio in Europa. Una lunga storia che parte da molto prima della ristrutturazione ottocentesca voluta dalla famiglia Ximenes D’Aragona e che arriva al XXI secolo tra abbandoni ed aste giudiziarie.

Castello di Sammezzano tra i monumenti più a rischio.

Il “presente” del Castello di Sammezzano lo vede in pericolo. Sedotto e abbandonato nel corso del XX secolo fino alle ultimissime vicende, ad oggi si trova “chiuso” e senza un proprietario.

Sopravvive grazie all’intervento del FAI e di movimenti spontanei nati per preservare questo patrimonio culturale non solo italiano.

Altoviti, Medici e Aragona.

La tenuta di cui fa parte il castello appartenne nei secoli a diverse importanti famiglie. Dagli Altoviti ai Medici per poi passare agli Ximenes d’Aragona. Fu Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona che lo riprogettò tra il 1853 e il 1889.

Sull’onda della corrente definita “Orientalismo” che si diffuse in tutta Europa e che vide Firenze come uno dei principali poli di questa cultura, fece realizzare il parco e il Castello di Sammezzano. Mattoni, stucchi e piastrelle furono realizzati con mano d’opera locale altamente qualificata.

Castello di Sammezzano sempre più a rischio.

Ma le molte vite del Castello non finiscono con la sua principale ristrutturazione ottocentesca. Nel dopoguerra è stato hotel di lusso, set cinematografico di film come “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini e di videoclip musicali.

Ora resta chiuso e in attesa di essere salvato anche grazie al FAI, che con l’iniziativa de “I luoghi del cuore” sensibilizza da sempre la conservazione dei nostri ( e non solo ) beni architettonici.

Un esempio di ecellenza italiana nel mondo.

Inutile sottolineare quanto questo monumento sia importante da un punto di vista artistico e storico, esempio della natura di Firenze votata all’arte e all’artigianato.

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