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Lo studio di registrazione: come affrontarlo

Lo studio di registrazione: come affrontarlo
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Registrare un disco in studio di registrazione può essere un compito piuttosto arduo.

Lo studio di registrazione: come affrontarlo

Una sessione in studio di registrazione è un evento piuttosto raro e speciale. Anche se ormai molti hanno la strumentazione sufficiente per registrare a casa, è davvero molto difficile che una band ottenga lo stesso risultato di uno studio professionale e che viva lo stesso tipo di esperienza. Inoltre la presenza dell’ingegnere del suono con le giuste competenze e senz’altro un ulteriore vantaggio durante il processo di registrazione.

Entrare in studio di registrazione con la propria band può essere una grande cosa: si suona, si discute delle proprie esperienze, si raccontano storie divertenti; tuttavia non bisogna perdere di vista l’obiettivo principale: registrare al meglio la propria musica!

Può capitare che il lavoro di una band in studio di registrazione risulti un po’ faticoso, soprattutto quando sono presenti principianti (tra la band o tra i tecnici) o specialmente se ci sono controversie o rancori tra i membri. Per questo, in molte sessioni di livello professionale, sono preferiti turnisti professionisti ai musicisti della band proprio perché sono molto più preparati tecnicamente e hanno più esperienza in studio di registrazione.

Oltre che ai singoli componenti della band, è importante tenere in mente che durante la registrazione in studio, il fonico è un’ulteriore protagonista poichè “cattura” la musica che state producendo. Quando c’è un produttore nella sessione, è fondamentale seguire i suggerimenti che vengono dati in fase di registrazione poichè saranno fondamentali per plasmare la musica successivamente. Se siete turnisti, fate semplicemente del vostro meglio per dare al produttore ( o gruppo , o artista ) quello che vogliono, al fine di valorizzare la musica.

La musica

Quando si tratta di registrare musica, il modo migliore per prepararsi è provare fino all’esaurimento! Scherzi a parte. Provate e riprovate le vostre canzoni prima di entrare in studio. Il tempo è denaro quando si va in uno studio perché si paga per lo spazio, per l’ingegnere , e per “il nastro”.

Finché l’intera band è sulla stessa lunghezza d’onda con la propria musica, è più facile parlare apertamente di modifiche o errori. Realisticamente, sarà sempre difficile ottenere un take perfetto, quindi se si perde una nota o se si vuole rivedere una parte, conoscere ogni singola battuta del brano che si sta registrando è fondamentale. Quando accadono grandi errori (accordi dimenticati, fuori tempo, tonalità sbagliate ), è il momento di fermarsi e iniziare un nuovo take ( o cambiare musicista!). Se avete un lapsus momentaneo, respirare e fare il punto della situazione, sarà possibile tornarci su in un secondo momento.

Strumentazione

Qual è il modo migliore per capire se si dispone di uno strumento “sano”? Portarlo in studio. Il principale “momento della vergogna” avviene quando l’ingegnere apre i canali del mixer e nota un ronzio inconfondibile proveniente, per esempio, dal basso. Ecco alcuni consigli per risolvere il problema:

  • “giocherellare” con i controlli di tono o modificare l’impostazione pick-up per ridurre il ronzio;
  • l’ingegnere può cercare di isolare il rumore ed eliminare determinate frequenze ,
  • tirare fuori il saldatore e iniziare un intervento chirurgico
  • semplicemente utilizzare un altro basso.

Quindi, assicuratevi di aver fatto la revisione al proprio strumento prima di entrare studio e portarne altri di scorta perchè il problema tecnico è sempre dietro l’angolo. Assicurarsi che tutti i tuoi altri “attrezzi” (come i pedali o amplificatori per esempio) siano perfettamente funzionanti, con batterie nuove e cablaggi funzionanti. Evitare di passare continuamente da una chitarra all’altra durante la sessione (a meno che la musica lo richieda) e ascoltate sempre il parere del tecnico che avete scelto, specialmente se siete dei principianti.

Il piano di Lavoro

Una volta che avrete lavorato bene durante le fasi di pre-produzione, è tempo di registrare la canzone: è caldamente consigliato arrivare in studio con un piano dettagliato e preciso per ogni singola canzone.

Solitamente, il primo obiettivo di una sessione è quello di registrare per prima le tracce ritmiche ( batteria, basso e chitarra ritmica o pianoforte ). Queste tracce forniranno le basi per tutto il resto, come soli di chitarra, voce solista, armonie varie, percussioni, etc. e un piano di attacco per la sessione generale.

Assicurarsi di avere in budget extra di scorta perché spesso la registrazione richiede più tempo del previsto se per esempio si decide di apportare qualche modifica o di effettuare molte sovra-incisioni.

Buon divertimento!

Gli studi di registrazione sono fantastici. Non c’è alcun motivo per non divertirsi. Gli studi di registrazione professionali sono un vero luogo per dar sfogo alla creatività quando si tratta di fare buona musica. Quindi, la parola d’ordine è divertirsi. Essere preparati e concentrati per portare la vostra musica al top, trovando il tempo per rilassarsi, scherzare e godersi l’esperienza.

Lo stato d’animo dei musicisti influenzerà sicuramente la sessione, quindi se tutti sono felici e a proprio agio, la musica probabilmente ne risentirà in modo positivo contribuendo a instaurare una situazione rilassata e familiare durante le giornate di lavoro.

Una cosa che può migliorare qualsiasi sessione è il cibo. È importante fare delle pause e camminare all’aperto per un attimo, non saltare i pasti e cercare di non litigare!

Un ultimo consiglio finale: una registrazione deve riuscire a catturare molto di più che la musica ma anche l’energia e l’entusiasmo, l’eccellenza e la perfezione nonchè le emozioni condivise dalle persone che contribuiscono a realizzarla!

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