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Tutto quello che l’artista emergente dovrebbe sapere (fare)

Tutto quello che l'artista emergente dovrebbe sapere (fare)
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Non sarebbe più giusto lasciare l’artista emergente concentrarsi esclusivamente sulla propria musica?

Tutto quello che l'artista emergente dovrebbe sapere (fare)

Sfatiamo subito la leggenda per cui si chiede (costantemente) all’artista emergente di essere allo stesso tempo un ottimo musicista, un incredibile produttore discografico, uno stratega del marketing, eccellente promotore di se stesso, abile social manager, professionista del web designer, uno strepitoso live performer, etc. Niente di più sbagliato! Si dovrebbero allo stesso modo avere competenze specifiche su tante attività professionali e almeno 30 ore giornaliere per svolgerle!

Sul web si trovano facilmente decine di migliaia di articoli in tutte le lingue (e in tutte le salse) che spiegano all’artista emergente quello che dovrebbe fare per arrivare al successo o semplicemente per catturare l’attenzione di fan e addetti al settore. Una miriade di informazioni e strategie sul music biz (per lo più dispensate da improvvisati del settore o amatori della musica) che un artista emergente dovrebbe assimilare e attuare per riuscire, finalmente, ad uscire dall’anonimato.

Poi sono arrivati i siti CMS, i social network e gli online store accessibili a tutti: forse la più grande illusione creata dal web, quella di far credere che con solo qualche click si possano davvero raggiungere tantissime persone. Nessuno però si ferma un attimo a pensare che questi strumenti solo potenzialmente permettono di raggiungere un vasto pubblico o di incrementare le vendite, mentre praticamente sono i loro ideatori gli unici a beneficiare (concretamente) di un business pazzesco grazie ai tantissimi (seppur piccoli) movimenti di tante minuscole realtà musicali (ci sono più “cantanti famosi” o persone che ci provano?).

Quanti visitatori unici mensili conta il vostro sito? Che profitto ricavate dalla vendita dei vostri mp3 su tutti gli online store del mondo? Quanta e che tipo di interazione con i fan avete sui vostri social?

Tutto sotto il nome dell’autopromozione, la parola più amata dai professori dell’ultimo momento (e spesso anche dagli stessi artisti emergenti). Autopromuoversi significa promuoversi da soli (e quindi con le proprie risorse altrimenti ci sarebbe una casa discografica a farlo per voi) e non “fare tutto da soli in prima persona” dato che, molto spesso, il risultato che si consegue è a dir poco disastroso.

Cosa dovrebbe fare quindi l’artista emergente? Il primo step è quello di informarsi perchè spesso l’artista è spaesato e non sa bene cosa fare. In primis però, saper eccellere nel proprio “mestiere” di artista, musicista e compositore e affidare ad altri esperti e consulenti dell’industria musicale tutto ciò che gravita intorno al proprio progetto discografico per trasformarlo anche in una opportunità in business diventando un artista indipendente.

Facciamo un esempio: sono uno studente delle scuole medie e ho la passione per il disegno tecnico; da grande vorrei fare l’architetto e aprire il mio studio di architettura. Devo necessariamente anche essere un consulente del lavoro (per gestire la parte amministrativa), un web designer (ho bisogno del sito) o un mago del marketing (vorrei promuovere la mia attività con campagne pubblicitarie efficaci)?

Voi cosa ne pensate? Ditecelo qui sotto tra i commenti!

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