
Veetti in uscita con il suo primo EP. Un mix tra atmosfere fredde del Nord Europa e ritmo e sapore vintage italiano.

Veetti in uscita il 17 giugno con il suo primo EP, un progetto che racchiude tre dei sei singoli pubblicati finora dall’artista e un inedito – intitolato Rigel. L’EP, dal titolo Nel caso non dovessimo rivederci, chiude il cerchio di un immaginario nato nel 2019. Un mix tra atmosfere fredde del Nord Europa e vibes dal sapore vintage italiano.
Veetti, classe 97’ di Lecce, ha costruito fin da subito un’estetica propria e ben riconoscibile. Sonorità R&B, indie, alt-pop, elettro e ballad si uniscono ad un’estetica visiva senza tempo.
Un immaginario unico grazie alla collaborazione col fotografo e regista Giorgio Gabe (che ha lavorato alle copertine di artisti come Gio Evan, Fred De Palma e Leon Faun), il quale ha realizzato un video per ogni brano, tutti pubblicati sul canale YouTube. La scelta di Veetti di non comparire in video serve a lasciare spazio al racconto di storie e mondi dalla forte connotazione sentimentale.
Rigel, la traccia inedita che chiude l’EP, è la sintesi perfetta della musica del cantautore: intima e universale. Chiude un cerchio ma ne apre uno nuovo, facendo da ponte per le produzioni future.
L’intimità del brano trasporta l’ascoltatore in uno scenario notturno, nello specifico in una mansarda situata a Barcellona.
La paura esplicitata è relativa a un distacco che avverrà nei giorni seguenti, ma allo stesso tempo l’autore trasmette una certa sicurezza nell’affrontare gli ostacoli futuri con una persona dal comportamento instabile e complesso. Mettersi a nudo è l’unica soluzione per attutire il bipolarismo della ragazza.
Malinconia, empatia e coraggio sono il mix di emozioni che governano la traccia. Rigel, ovvero la settima stella più luminosa del cielo appartenente alla cintura di Orione, è una stella visibile ad occhio nudo e viene utilizzata come metafora dell’illusione di riuscire a toccare qualcosa di inarrivabile. Vista da quella mansarda sembra vicina quasi come se fosse ad un’ora e mezza di strada.
“Io non ho paura” si ripete come un mantra ed è un inno al coraggio di amare senza timore.
A cura di Angelo Ranieri