
Gli Hollow Coves annunciano il loro nuovo album in uscita a marzo. Live a Milano per l’unica data italiana il 7 aprile.

Hollow Coves celebrano il potere della semplicità con ‘Nothing To Lose’, il nuovo album in arrivo l’1 marzo, a cinque anni dell’ultima pubblicazione. È stato nelle pagine di un libro fotografico d’infanzia che Matt Carins e Ryan Henderson hanno trovato l’ispirazione per il nuovo disco, un inno alla preservazione, alla cura e all’apprezzamento in mezzo alla saturazione eccessiva ed effimera dell’era digitale.
Cercando di superare l’ansia che ne deriva, ‘Nothing To Lose’ insegna a re-imparare ad apprezzare nuovamente la quotidianità che, per il duo australiano, vuol dire perdersi nel surf della Gold Coast o nei vasti parchi nazionali degli Stati Uniti, assaporando ogni momento e la lentezza del fare con costanza.
Collaborando con musicisti del loro affiatato giro locale, ‘Nothing To Lose’ è un sorprendente promemoria dei poteri spesso sottovalutati della gratitudine, della prospettiva e della semplicità, mentre navighiamo nel mondo moderno. Il disco vede la collaborazione del produttore Matt Corby, vincitore di un ARIA Award, oltre che dei colleghi e musicisti australiani Alex Henrikkson e Chris Collins, della moglie di Marr Carins, Molly, ed il fratello Ryan.
Gli Hollow Coves saranno live per l’unica data italiana il 7 aprile 2024 ai Magazzini Generali di Milano. Info su baganamusic.com.
Sin dal loro esordio, oltre dieci anni fa, Hollow Coves hanno conquistato sempre più fan, sostenendoli con i loro messaggi edificanti, vulnerabili e sinceri, una comprensione reciproca frutto della consapevolezza della fragilità della vita.
Il duo è diventato involontariamente noto per aver scritto inni indie-folk dagli sconfinati paesaggi sonori. ‘Coastline’, il brano preferito dai fan, è tra le 20 canzoni più utilizzate su Instagram Reels (estate 2021) ed è stata certificata Oro in Canada ed Australia.
L’abbinamento ying-yang tra Matt e Ryan consente di trasformare riflessioni personali in semplicità poetica, evocando una sensazione di assenza di gravità.
A cura di Laura Beschi