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Cantine sotto il mare: in Molise nasce il primo vino subacqueo

Tempo di lettura: 2 minuti

Il vino subacqueo rappresenta una connessione affascinante tra tradizione enologica e innovazione.

Cantine sotto il mare in Molise nasce il primo vino subacqueo
Il Molise festeggia la nascita del suo primo vino subacqueo.

Il mare come cantina: il vino subacqueo è una tendenza sempre più in voga. Immagina imponenti casse contenenti migliaia di bottiglie di vino, ricoperte da alghe e creature marine, che maturano ad una profondità di 38 metri sotto il livello del mare, vicino alle coste del Molise. Questo luogo unico è noto come LeProfondità ed è riconosciuto come una delle cantine subacquee più grandi d’Italia. In questo ambiente sottomarino si immergono principalmente i vitigni autoctoni del territorio, come Tintilia e Falanghina, insieme a tutti i vini della regione interessati a sperimentare questa tecnica innovativa.

A guidare il progetto c’è la startup Cobalto. Quest’impresa molisana interamente gestita da donne, è specializzata in ricerca e innovazione per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tramite tecniche sperimentali.

Come nasce il vino subacqueo

vini subacquei Italia

Il processo di invecchiamento e affinamento subacqueo inizia con l’immersione di bottiglie di vino in contenitori o casse subacquee. Posizionate a diverse profondità sotto il livello del mare, vengono sottoposte alle condizioni marine. Tra queste la temperatura costante, l’azione delle onde e la scarsa esposizione ai raggi solari. Dopo mesi di immersione, grazie a delle bottiglie accuratamente sigillate e rivestite da una speciale miscela di ceralacca, i vini sono in grado di sviluppare una complessità di aromi e sapori difficilmente replicabili sulla terraferma.

Questa pratica ha conquistato l’interesse di aziende, enologi e appassionati in tutto il mondo. Da Terre di Talamo in Toscana allo spumante Abissi della cantina ligure Bisson, da Cantina Santa Maria La Palma di Alghero, che affina il Vermentino sotto il mare, a Tenuta del Paguro (Ravenna), sperimentatrice con Sangiovese ed Albana. Progetti simili si trovano anche in Grecia con la cantina Gaia Wines, in Spagna lungo la costa basca con l’esperienza della Crusoe Treasure, e in Croazia con Edivo Vino, che immerge il vino in delle anfore.

Benefici enologici ed ecosostenibilità

Oltre alla creazione di vini distintivi, le cantine subacquee spesso adottano pratiche responsabili. La riduzione dell’uso di energia e risorse rispetto ai metodi di affinamento tradizionali è accompagnata dalla creazione di habitat marini. Le bottiglie immerse diventano rifugi per alghe, molluschi e altri organismi, contribuendo alla salvaguardia dell’ecosistema marino.

Con un impatto visivo e sensoriale unico, queste strutture hanno catturato l’immaginazione di produttori, esperti e appassionati di vino in tutto il mondo.

Mentre affina nelle profondità marine, il vino si avventura in un viaggio sottomarino unico, ricco di aromi, sapori e sostenibilità ambientale.

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