
Quando il fonico è solo un incompreso: aneddoti realmente accaduti, spaccato contemporaneo dei lavoratori delle spettacolo.

Questa volta parliamo dei fonici o meglio sound designer (a nostro avviso il vero fonico ha competenze molto tecniche e poco artistiche mentre il sound designer è l’opposto). Chi di voi si diletta con i live seguendo band di produzioni piccole, sicuramente si sarà imbattuto in situazioni e dinamiche comiche per certi versi (ma tragiche per altri) a cui è davvero difficile sottrarsi.
Quando il fonico arriva con la band nel luogo del concerto, un piccolo festival o locale, generalmente si trova davanti a due tipi di situazioni diverse e opposte tra di loro: quella tecnicamente avanzata addirittura al di sopra delle reali necessità (raramente accade) oppure quella “casuale” (più frequente) dove “se sei bravo fai anche così”.
Tuttavia, i siparietti più comici si verificano quando muovi qualche piccola perplessità… e le risposte sono sempre davvero creative!
Ecco la top five delle risposte più affascinanti.
I Coldplay hanno suonato qui giusto la scorsa settimana e andava alla grande!
Il fonico fa un test e si accorge che un sub non funziona e che forse l’impianto è un po’ troppo piccolo. Il promoter e il gestore del locale non hanno dubbi. Sei un incompetente perchè le più grandi band hanno suonato su quel palco e nessuno ha mai avuto da lamentarsi su niente. Tu con la tua insignificante band, vuoi davvero creare dei problemi?
Non siamo un locale per fare musica dal vivo.
In alcuni casi il gestore del locale o promoter si accorge dei limiti tecnici della sua strumentazione e si giustifica dicendoti: “In fin dei conti noi non facciamo musica dal vivo. Lo so anche io che così non va bene, ma è quello che abbiamo disponibile. Riusciamo lo stesso?“. Difficile se mancano spie, casse, outboard, microfoni, etc. etc
Non ho soldi per chiamare un service.
Ovviamente viene sempre inviata una scheda tecnica con le richieste della band. Se sul rider per esempio, sono indicati 10 microfoni per la batteria di un certo modello, è opportuno rendersi conto della venue/produzione in cui ci si trova a lavorare e risolvere il problema accontentandosi dei modelli disponibili in loco. Quando però sono disponibili 3 microfoni del Karaoke anzichè i 10 richiesti per una batteria viene spontaneo chiedere: “Ma non potevate noleggiarli?”.
Non importa microfonare tanto si sente lo stesso.
Questo punto si riallaccia a quello di sopra. I microfoni richiesti sono sempre superflui e dato che il vero obiettivo del fonico della band non è quello di “far suonar bene uno spettacolo” ma solo richiedere ciò che il locale non possiede e voler microfonare a tutti i costi anche ciò che si si sente “naturalmente” la risposta più blasonata è quella nel titolo di questo paragrafo.
Visto che si sente bene?
La tipica frase che pronuncia il gestore o il promoter quando finalmente il sound check è iniziato. Anche quando si tiene volutamente l’impianto spento per settare i livelli dei volumi nelle spie dei musicisti. E questo la dice lunga sulle competenze tecniche di chi dovrebbe provvedere a far trovare la strumentazione “come da scheda tecnica“.