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Avarello: “Acufene”

Avarello: "Acufene"
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Avarello fuori con il nuovo singolo che anticipa il secondo album del cantautore.

Avarello: "Acufene"

Ufficialmente in uscita il 15 marzo, Acufene è il nuovo singolo di AVARELLO, cantautore che si è fatto notare a partire dal 2021 grazie all’album Mentre ballo mi annoio, ottimo esordio dove spiccava già la sua bravura autoriale, che l’ha portato a calcare numerosi palchi e festival nostrani.

Ora è pronto a tornare con un secondo lavoro discografico, di cui questo primo estratto rappresenta una fedele anticipazione.  Acufene è un brano malinconico che ritrae una società ormai composta da individui anestetizzati, vuoti ed impauriti, impigliati nelle reti di una modernità sempre più liquida e veloce.

In tale scenario la canzone si pone come un invito ad essere più presenti a se stessi e nel mondo, ricercando una comunicazione che non sia solo un mero brusio di sottofondo, ma un reale collegamento con il proprio corpo e con gli altri. 

Un appello ad essere presenti qui ed ora, volgendo lo sguardo sulla terra anziché cercare altrove zone di comfort fittizie e illusorie, per lasciarsi andare senza paure a ciò che potrebbe accadere («Stelle ho smesso di contare, ci rimarresti male nel caso siano finite. Ti chiedo scusa per poi lasciarmi andare, cadere addosso al mondo, vedere quello che succede»).

Grazie ad una capacità di scrittura brillante, sincera e velata di un pizzico di ironia, l’artista restituisce piccole immagini surreali intrise di disincantato e mordace intimismo, dimostrando di avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo cantastorie di un’epoca tanto social quanto sola, più che mai inquieta e affamata d’amore.

Chi è l’artista

Giuseppe Avarello, in arte AVARELLO, è un cantautore siciliano classe ’97. La sua musica è un viaggio itinerante che attraversa l’Italia lasciandosi contaminare dalle città in cui vive, poiché ogni brano è nato in luoghi diversi e porta con sé le impressioni più vivide di quel posto.

Il primo frutto di questo incessante vagare in cerca di stabilità è l’album Mentre ballo mi annoio pubblicato nel 2021 da Revubs Dischi, ottimo esordio che l’ha portato a calcare numerosi palchi nostrani arrivando ad esibirsi anche in importanti festival, tra cui L’Umbria che spacca, Roghers Spring Festival e Beatfestival.

A contraddistinguere i concerti di Avarello è l’atmosfera da soggiorno che riesce a creare imbracciando la chitarra e iniziando a cantare come se stesse parlando con un buon amico, in quei momenti di fine serata inebriati dal vino, a confidarsi l’ultimo pensiero felice o le turbe di un’esistenza.

Il tratto distintivo del suo stile cantautorale è un fascino senza tempo, sospeso tra passato e presente ma ostinatamente diretto verso il futuro.

Infatti, pur attingendo alla migliore tradizione d’autore – da De Gregori a Guccini, passando per Dente, Brunori e i Baustelle, fino ad arrivare a Colapesce e Dimartino – non smette mai di guardare avanti dieci anni rispetto a se stesso, distruggendosi per poi ricostruirsi da capo, dando fuoco a tutto ciò che ha fatto prima per poter riaccendere in ogni nuovo brano una luce inedita.

Una scintilla palpitante che altro non è che la necessità di raccontare la propria storia attraverso la musica, rivolgendosi contemporaneamente a più generazioni grazie ad una capacità di scrittura estremamente competente, sincera e capace di abbracciare ed insinuarsi nei cuori di chiunque.

Nel 2024 si appresta a tornare con un secondo lavoro discografico, la cui prima anticipazione è il singolo Acufene, in uscita il 15 marzo.

A cura di Stefania Buonaguidi e Anna Laura Cazzolla

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