
La gara a trovare il modello più innovativo per promuovere un disco gratis va avanti ormai da anni: ecco alcuni modi più che fanno più notizia, in attesa che qualcuno ne inventi di più clamorosi…

La discografia è nei guai da molto tempo, ormai: vendite in calo, la lotta contra la pirateria, la musica percepita come gratis, un modello di distribuzione in continua ridefinizione e ormai più orientato all’accesso che al possesso. Spesso, far uscire un album diventa una una gara a chi la spara più grossa, in un sistema in cui la forma conta quanto e di più del contenuto. Non conta solo chi fa la musica più bella, ma a chi ce la fa arrivare nel modo più strano e/o innovativo.
Devi fare della pubblicità al tuo disco ma non hai alcuna intenzione di pagare qualcuno affinché promuova la tua creazione? Perfetto si può fare!
In rete ci sono Bloggers che hanno un grande numero di followers. Se dovessero condividere un vostro video aumenterebbero immediatamente le visite alle vostre pagine. Per questo motivo è importante coinvolgere gli Influencer nella tua strategia di comunicazione. È inutile però essere opportunisti, se vuoi lavorare con loro devi guadagnarti la loro fiducia condividendo i loro articoli e commentando i loro post. Fai una lista degli influencer nel tuo genere musicale ed inizia ad interagire con loro un po’ alla volta.
In questo articolo cercheremo di dare delle linee guida che possano aiutare gli artisti ad orientarsi nella moltitudine di possibilità presenti online, cogliendo gli aspetti principali, focalizzarsi sulle cose importanti e riuscire ad affermarsi in un settore saturo di proposte musicali.
Il download gratuito
Nel 2000, gli Smashing Pumpkins si stavano per sciogliere. Il loro ultimo disco, Machina/The Machines of God, era andato male e la Virgin si rifiutò di pubblicare il seguito. Machina II/The Friends & Enemies of Modern Music venne inviato a 25 siti di fan, con l’invito a distribuirlo gratuitamente nella comunità. Più che un tentativo di ottenere visibilità, fun un regalo, il primo di un disco totalmente inedito da parte di una band di grosso calibro. Regalare canzoni, se non dischi inter è da tempo parte integrante del marketing di ogni artista.
Il download diretto
Il caso di cui si parla da anni: nell’ottobre 2007 i Radiohead pubblicano il nuovo album In Rainbows, annunciandolo con meno di dieci giorni di preavviso e con un modello “Pay what you want”.In Rainbows rimane il primo esempio di vendita diretta, senza intermediari come etichette discografiche, di un album di inediti.
La casa discografica rientrò in gioco per la versione normale, arrivata nei negozi solo dopo due mesi. Oggi la vendita diretta è praticata da un numero consistente di artisti anche se peri nomi grossi riguarda soprattutto i bootleg ufficiali dei concerti, più che dischi di studio, affidati a canali tradizionali.
Il disco gadget
Agganciare il disco ad un oggetto fisico, quasi fosse un bonus: per esempio i Wu-Tang Clan pubblicheranno 8 canzoni del nuovo album A Better Tomorrow embeddato dentro uno speaker portatile, Boombot Rex, in vendita a 80 dollari.
Oppure potreste partecipare gratuitamente al premio fedeltà di Plindo Music (contattaci per maggiori info).
Il leak controllato
Ormai ogni disco finisce in rete illegalmente in anticipo alla sua uscita, qualche settimana o pochi giorni prima. E’ il “leak”: la falla, come quella di un rubinetto. Solitamente le canzoni trapelano da parte di studi di registrazioni, addetti ai lavori, talvolta dalle copie promozionali date alla stampa. In alcuni casi sono gli stessi artisti a mettere le canzoni in rete, più o meno apertamente per ottenere visibilità e generare notizie.
Nel 2009 No Line On The Horizon degli U2 venne messo in vendita per sbaglio con due settimane d’anticipo sul negozio australiano della Universal: la vendita durò poche ore, sufficienti a diffondere a macchia d’olio il disco. Non c’è mai stata conferma, ma c’è chi giura che fu una mossa di marketing per usare a proprio favore la pirateria: usare il file sharing per far parlare di sé.
I primi ad usare Bit-Torrent per distribuire un disco? I Nine Inch Nails, nel 2008: misero il primo volume di Ghosts in free download, per lanciare gli altri a pagamento.
Lo streaming
Nel 2001 i Wilco misero in streaming sul loro sito Yankee Hotel Foxtrot, poi riconosciuto come il loro capolavoro. La casa discografica lo aveva rifiutato, la band voleva farlo sentire ai fan. Uscì sei mesi dopo per un’altra etichetta e diventò il loro disco più venduto.
Oggi lo streaming pre-uscita è pratica consueta: una settimana prima della vendita, un disco importante viene messo in rete, per ottenere visibilità e promozione. Solitamente si usano media (in America il sito della radio Npr, o Pitchfork), o piattaforme (Spotify, iTunes, Deezer). Ma ce n’è voluto di tempo prima che si capisse bene la portata della mossa dei Wilco: per molti anni, mettere un disco in streaming equivaleva a regalarlo, non a promuoverlo.
Capire come promuovere un disco gratis è un argomento talmente vasto che potremmo scrivere un libro. Queste strategie sono in continua evoluzione, ma se l seguirete con costanza raggiungerete gli obiettivi che vi siete prefissati. C’è davvero tanto lavoro da fare per ottenere risultati, quindi dateci dentroe iniziate subito cliccando qui.