Pubblicato il Lascia un commento

Via Mercanti: “Cinema”

Via Mercanti: "Cinema"
Condividi con i tuoi amici:

Il nuovo singolo di Via Mercanti: un’esplosione di suoni nostalgici che richiamano gli Anni Ottanta.

Via Mercanti: "Cinema"

Il nuovo singolo “Cinema”, scritto da Via Mercanti e prodotto da Marco Canigiula, è disponibile su tutte le piattaforme (Youtube, Amazon Music, Apple music, Spotify e tante altre) dal 5 aprile per l’etichetta romana Cantieri Sonori (con distribuzione ADA Music Italy).

Dopo il successo dei precedenti singoli, Via Mercanti è pronto a stupire il pubblico con il suo nuovo brano “Cinema”, un’esplosione di suoni nostalgici che richiamano gli Anni Ottanta, offrendo una miscela unica di influenze indie e sintetizzatori analogici.

Il singolo che segna una svolta stilistica per Via Mercanti, cattura l’attenzione con la sua freschezza e originalità. “Cinema” è molto più di una semplice canzone; è un’esperienza emotiva che esplora la malinconia di un finale cinematografico deludente, come descritto nel testo toccante e coinvolgente del brano.

“Lo sanno tutti che odio la folla in centro il sabato sera, bicchieri vuoti a terra e litri di noia”, canta Via Mercanti, introducendo i suoi sentimenti di alienazione e solitudine nel contesto urbano. Con influenze degli Anni Ottanta e un sound indie distintivo, “Cinema” è un viaggio musicale attraverso la malinconia e l’incertezza emotiva che segue una delusione amorosa.

All’inizio tutto è statico, perso, proprio come l’umore quando si lascia una sala dopo essere stati travolti dalla malinconia di un film finito male. È proprio questo il senso che Via Mercanti con le sue parole vuole far arrivare a tutti gli ascoltatori: l’umore che si prova quando quel film viene visto con accanto una poltrona vuota che scaturisce sensazioni e richiami forti al passato.

Sono proprio questi ultimi che spingono l’autore a cercare fra vicoli e strade urbane senza sosta la chiave per lasciar andare la nostalgia e le “Mille Cose Tue” ad un capitolo chiuso, come nel singolo precedente. La frenesia mai stabile della malinconia non passa inosservata dall’artista fino a trovare pace nel posto in cui quel sentimento è nato: le poltrone vuote di un cinema.

“Fra due sedie rotte st’ansia fotte la città” è la frase che chiude con un’aria scossa e provata il brano che fino alla fine lascia l’ascoltatore in tensione tramite un crescendo emotivo tipico dei finali cinematografici. Il singolo sarà accompagnato da un videoclip girato a Salerno, proprio in Via Mercanti, che cattura l’atmosfera unica e l’identità forte della città.

L’ambientazione caratteristica contribuisce a trasportare gli spettatori in un viaggio visivo che si fonde perfettamente con il tema e lo spirito del brano, favorendo anche un forte omaggio alla terra natale del cantautore.

Tutto si fonde in colori che evocano l’essenza del malinconico viaggio di Via Mercanti fra sedie rotte di un cinema e scatoli di pop-corn rovesciati a terra. L’estetica vintage del brano è evidenziata anche dagli outfit curati da Federico Firoldi (FRLD Fashion Recycling Lab Design).

Via Mercanti, è il nome d’arte dell’artista emergente ventenne Simone Castelluccio. La sua musica nasce da un lungo lavoro introspettivo, focalizzando nei suoi testi le origini, la famiglia, l’intimità e la malinconica visione delle esperienze vissute.

Per questo motivo la scelta del nome d’arte “Via Mercanti” ricade sul nome di una piccola strada caratteristica, conosciuta da tutti in città, che racchiude il centro storico, il cuore e la storia del posto in cui è nato, ovvero Salerno. Rappresenta la volontà di portare nella sua musica vicoli e racconti del “suo centro storico”.

Il singolo, disponibile su tutte le piattaforme (Youtube, Amazon Music, Apple music, Spotify e tante altre) dal 5 aprile, per l’etichetta romana Cantieri Sonori (con distribuzione ADA Music Italy) vede come autori Via Mercanti e Marco Canigiula. Si ringraziano: Federico Firoldi LAB (FRLD Fashion Recycling Lab Design) e il Cinema – Teatro San Demetrio di Salerno.

Condividi con i tuoi amici: