Il taxi del cielo che collega Roma con Fiumicino a emissioni zero: ecco Volocity.

VoloCity è il taxi del cielo sviluppato da Volocopter, su cui hanno puntato Aeroporti di Roma e Atlantia.
Dall’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino al centro di Roma, e viceversa, in soli 20 minuti. Ad emissioni zero. Questi sono solo alcuni dei principali vantaggi che di VoloCity, l’innovativo taxi volante realizzato dalla società tedesca Volocopter, uno tra i costruttori più avanzati nella realizzazione di velivoli e-Vtol, assetti a decollo e atterraggio verticali spinti da motori elettrici.
Enac, Enav e Aeroporti di Roma stanno lavorando intensamente; l’obiettivo è far diventare Roma una delle prime grandi capitali al mondo dove possa partire questa nuova forma di mobilità aerea urbana.
Un viaggio sicuro e totalmente sostenibile

Inizialmente il taxi volante potrà trasportare due persone (di cui una sarà il pilota, anche se in seguito il mezzo sarà completamente autonomo), può viaggiare a una velocità massima di 110 Km/h e coprire una distanza di 35 Km.
Una volta completato il viaggio, le batterie a ioni di litio (installate in 9 unità a bordo del velivolo) possono essere sostituite nel giro di 5 minuti, in modo da consentire una rapida ripartenza.
Questo incrementa significativamente anche la durata della batteria, abbassando il prezzo dei voli e garantendo sempre batterie integre al 100%.
La sicurezza è massima, poiché sull’air taxi sono installati 18 rotori tra loro indipendenti, alimentati da altrettanti motori. Questi sono completamente elettrici, della tipologia BLDC (Brushless DC electric motor) e consentono un viaggio senza alcun tipo di emissione.
Una grande sfida da vincere
La tabella di marcia punta a mettere in funzione il servizio taxi nel 2024, prima del Giubileo del 2025. Per rendere possibile questo ambizioso progetto si dovranno completare la regolazione di volo e sviluppare i “vertiporti” a decollo verticale, necessari per consentire la partenza e l’atterraggio degli air taxi.
La questione più importante è continuare ad investire e soprattutto a pensare a soluzioni out of the box per affrontare le grandi sfide della transizione energetica. Il fine è quello di creare una solida unione tra innovazione, tecnologia e sviluppo sostenibile.