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Ottodix in anteprima su Plindo Music con “Arca”

Ottodix in anteprima su Plindo Music con "Arca"
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“Arca” è il nuovo visionario album dell’artista Ottodix in anteprima su Plindo Music il 13 aprile 2023. Dal 14 aprile disponibile su tutte le piattaforme.

Ottodix in anteprima su Plindo Music con "Arca"

Ottodix aka Alessandro Zannier ritorna con “ARCA”, l’ottavo concept album dell’artista contemporaneo e musicista pubblicato da VREC, prodotto dall’artista stesso insieme a Flavio Ferri (DeltaV) e registrato col pianista Loris Sovernigo al Teatro Marchionneschi in una delle prime residenze artistiche volute da Antonio Aiazzi dei Litfiba a Guardistallo (PI).

Dopo l’esperienza triennale, con il concept “Entanglement” (Discipline/MasterMusic 2020), sulle correlazioni causa – effetto immediate dei fenomeni umani su scala globale, accolto con entusiasmo da pubblico e critica, nasce nel 2023 “ARCA“, progetto suggerito dal clima di sindrome dell’Apocalisse imminente e dal peso crescente che opprime l’intera società globale basato sulla sensazione della fine del “sistema mondo” così come lo abbiamo conosciuto.

Si tratta di un’ipotetica e visionaria Arca spaziale generazionale quella di Ottodix, ispirata alla forma di una tartaruga, concepita per salvare milioni di uomini da un futuro cataclisma ambientale planetario irreversibile, paragonabile al biblico Diluvio Universale e causato dall’incoscienza collettiva descritta nel brano/manifesto di apertura “Gravità”.

E’ un sogno-incubo utopico/distopico, concepito, come la migliore fantascienza insegna, fingendo di avere una tecnologia immensa a disposizione e risorse e budget illimitati per costruirla, figlio della frequentazione dell’artista con gli architetti visionari di “Resilient Communities” che lo hanno invitato ad esibirsi e ad esporre al Padiglione Italia della 17°Biennale di Architettura di Venezia 2021.

La città di ARCA, illustrata nell’artwork dall’artista stesso, ha la forma di una megalopoli immensa racchiusa in una sfera, con la pianta sviluppata sulla superficie interna delle sue pareti e con un sole artificiale al centro.

A questa immensa sfera-guscio è collegato un anello su cui si sviluppano altri 6 giganteschi “Distretti”che servono ai coloni per nascere (“Gemini”), crescere nella natura ricreata in cattività (“Eco”), studiare e tramandare la storia collettiva (“Memorandom”), imparare la scienza e la tecnologia necessaria per sopravvivere (“Techne”), frequentare luoghi dedicati all’arte e alla filosofia per affrontare il vuoto psicologico di una vita errante nel cosmo (“Musa”) alla ricerca di un eso pianeta da colonizzare e su cui sperimentare nuovi metodi di sopravvivenza (“Utopia”), verso un porto sicuro che potremmo non raggiungere mai.

La provocazione di Ottodix non è il “come realizzarla” oggettivamente, ma come potremmo filosoficamente immaginare una società rifondata da zero e organizzata in modo più eco sostenibile, paritario e rispettoso della competenza, dell’istruzione, dei diritti e della crescita degli individui.

ARCA pone anche domande sull’ipotesi di ritrovarci tutti migranti, africani, russi, europei, cinesi e americani, in una sola scialuppa, tra universo e “metaverso” simulato (“Simulatore”), in fuga per sempre.

Pone infine il problema dell’urgenza di un backup (l’arca di Noè, in fondo era il primo backup ipotizzato dall’umanità) del sapere tecnico scientifico, del patrimonio artistico, linguistico e culturale dell’uomo, ma soprattutto del DNA della vita sulla Terra.

L’anello di ARCA è immaginato, infatti, come una serie di “teche” in cui vengono conservate le sequenze del DNA umano, animale, vegetale, batterico e dei funghi del pianeta per salvare i codici replicabili della vita, tradotti in onde sonore.

Negli spettacoli live sarà possibile, con il supporto di ricercatori degli istituti di ricerca e del programmatore Alex Piacentini, ascoltare il suono di alcuni di questi esseri viventi, così come avviene per le tracce strumentali dell’album, ottenute con la “sonificazione” del DNA della tartaruga Chelonya Midas.

ARCA e’ un esercizio mentale su cosa salvare del nostro mondo e cosa lasciare; un unico flusso di brani collegati, guidati dalla voce di un’ hostess-intelligenza artificiale (prestata da Laura Marini) che accompagna l’ascoltatore per un’ora immersiva, tra canzoni e brani ambient e che si apre con questa frase:

“Quando scappi da un mondo in fiamme devi scegliere in fretta cosa mettere nel sacco,cosa lasciare andare, e quali semi portare con te. Il futuro è nomade.”

ARCA è un progetto di arte contemporanea che unisce fantascienza, musica, sonificazioni di dati, biogenetica, installazioni fisiche e sonore, pittura, oltre che concerti tra scienza, musica, ambiente e divulgazione comprende “ArcaHabitat”, l’opera sito-player open source. Dedicato agli archivisti, ai viaggiatori, alla Terra e agli uomini in fuga.

Chi è l’artista

Alessandro Zannier è un artista visivo, musicista, songwriter e performer che si muove a cavallo e con pari intensità tra musica elettronica d’autore e arti visive.

Sotto lo pseudonimo musicale di “Ottodix” ha pubblicato dal 2003 ad oggi 8 album e una raccolta con biografia (2013) ed è considerato uno dei progetti “cult” della wave elettronica italiana. Ha collaborato e condiviso palchi negli anni con Garbo, Luca Urbani (Soerba), Madaski (Africa Unite), Laura Bisceglia (Teho Teardo), DeltaV, Gigi Masin, Lele Battista, Baustelle, DaddyG (Massive Attack), Malika Ayane e molti altri.

Negli ultimi anni lavora su testi e concept precisi, ispirati a fisica, astronomia, antropocene, geostoria, ambiente, dando alle stampe album come veri manifesti concettuali e mettendo in scena mostre e concerti tematici, con un taglio multimediale che in palco si avvalgono di visuals, animazioni, elettronica, quartetto d’archi e elementi di divulgazione. 

Ha partecipato come artista visivo a numerose importanti mostre internazionali, tra Europa, Asia, Sud America e Oceania, oltre a due consecutive Biennali di Venezia (di Architettura, Padiglione Italia 2021 e d’arte, Padiglione Camerun 2022) in cui si è esibito live anche con l’Ottodix Ensemble.

Nel 2016/17 presenta a Pechino e a Berlino il concept album “Micromega”, ispirato alle scale di grandezza della materia del cosmo e il sito visionario www.micromegaproject.com considerato una vera installazione web, ibrido tra “iper album” illustrato e enciclopedia della materia, divenuto un caso apprezzato negli ambienti culturali cinesi.

Nel 2020 pubblica“Entanglement”, album sulla correlazione dei fenomeni su scala globale e nel 2021/22 il progetto “ENT” ad esso collegato, in continua espansione, costituito da una serie di installazioni luminose gemelle nel mondo. invitato alle Biennali di Venezia 2021 e 2022, al CNR ISMAR di Venezia, e all’Università di Auckland e all’Institute of Technology di new York, il progetto ENT continua a comparire in saggi, cataloghi d’arte e di architettura e a collaborare con istituti di ricerca, università e musei e proseguirà fino al 2024, quando avrà completato i 6 gemellaggi continentali.

Sempre nel 2022 realizza la personale “MareMoto 4.0” al Galata Museo del Mare di Genova, con opere in dialogo con il CNR ISMAR di Genova e la robotica marina, esibendosi all’opening in un memorabile concerto a sorpresa sopra al sommergibile “Nazario Sauro” nella darsena del porto.

E’ previsto per il 2023 l’ottavo concept album “Arca” (VREC/Audioglobe) dedicato al backup della vita terrestre, con relativa serie di installazioni e mostre, in cui la protagonista è una visionaria stazione spaziale costruita per un’ipotetica fuga di massa dalla Terra verso gli esopianeti.

A cura di Andrea Schipani

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