Conosci il vero significato dell’arte giapponese dell’origami?

Scopri la storia e il potere terapeutico dell’origami, antica arte giapponese di piegare la carta.
Secondo questa tecnica, ogni piega ha un suo ruolo preciso ed indispensabile per arrivare all’opera finita: nulla è fisso, tutto si trasforma. L’Origami è ricerca del bello, dell’armonia e dell’equilibrio, può aiutare a combattere lo stress, aiuta a svuotare la mente e annulla l’ansia.
Concentrandosi sul modello che si sta piegando, si raggiunge infatti uno stato di sospensione del pensiero logico e razionale. Questo diminuisce il dialogo interiore e porta l’attenzione sul momento che si sta vivendo, valorizzando ogni singolo movimento delle mani.
Le origini dell’Origami

Il lungo viaggio dell’origami comincia successivamente all’invenzione della carta e la sua diffusione ha avuto inizio in tempi remoti e dura ancora oggi.
Il termine deriva dal giapponese Oru (piegare) e da Kami (carta). Significa “piegare la carta”, o “carta piegata”, ed è stato adottato a livello internazionale. La parola Kami però, con un ideogramma diverso ma con la stessa pronuncia, vuol dire anche spiriti: questa sovrapposizione di significato lega inscindibilmente l’arte degli origami con la spiritualità, con la ricerca del Divino.
Alcune interessanti curiosità sugli origami

L’11 Novembre si celebra il World Origami Day. La Nippon Origami Association (NOA) ha scelto questo giorno per celebrare nel mondo l’arte del piegare la carta perché si riferisce alla data dell’armistizio che pose fine alla Prima Guerra Mondiale. La gru, l’origami tradizionale, è un simbolo internazionale di pace; 11/11, poi, è la misura dei lati del classico quadrato usato per fare origami.
Le applicazioni dell’origami nella vita quotidiana sono divenute sempre più frequenti: gli airbag installati sulle automobili, per esempio, derivano da un’applicazione origami (si tratta di piegare nel minimo spazio una data superficie in modo che si espanda con il minimo sforzo alla massima velocità) e persino la lente del telescopio Hubble è stata spedita nello spazio piegata in modo tale che, una volta a destinazione, si potesse riaprire con un semplice clic.