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Disponibilità delle mascherine protettive

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Poche e introvabili, le mascherine protettive, così come i kit di protezione per medici ed operatori sanitari, che rappresentano oggi una delle grandi criticità del sistema Italia.

Disponibilità delle mascherine protettive

L’intervento sul prezzo delle mascherine mascherine chirurgiche, che lo ha fissato a 50 centesimi, ha devastato un mercato che si stava ristabilizzando proprio grazie ai farmacisti, che avevano in autonomia creato nuovi canali di approvvigionamento attraverso i quali l’offerta aumentava di giorno in giorno per soddisfare la domanda.

Inoltre, la disponibilità di milioni di mascherine chirurgihe andava verificata: imperdonabile errore non farlo. Questi i due punti messi in evidenza dalle parafarmacie dell’UNAFTISP in una nota che si inserisce nella polemica tra il commissario Domenico Arcuri e la filiera del farmaco, alla luce dell’odierna conferenza stampa.

Il Commissario all’emergenza da coronavirus, Domenico Arcuri, ha parlato durante la conferenza stampa del 12 maggio 2020 e che ha tenuto a precisare alcuni aspetti sulla carenza di mascherine chirurgiche in Italia. “Chiariamo che non è il commissario a dover rifornire le farmacie e i loro distributori. Il commissario si è impegnato a integrare, ove sia possibile, le forniture che queste categorie si riescono a procurare attraverso le proprie reti di approvvigionamento – ha detto Arcuri – ma integrare non significa sostituire. Nessuno ha mai detto che lo Stato è l’unico fornitore di dispositivi di protezione individuale”.

Mascherine chirurgiche: Supermercati sì, farmacie no

Il problema che rileva Arcuri sta nel fatto che le mascherine chirurgiche si possano trovare a 0,61 euro (iva inclusa) nei supermercati, ma più difficilmente in farmacia. “I farmacisti non c’entrano nulla. Hanno venduto e continueranno a vendere tutte le mascherine di cui riusciranno ad approvvigionarsi.

Se le mascherine chirurgiche sono disponibili nella grande distribuzione e non nelle farmacie è evidente che c’è un difetto della rete di distribuzione di quest’ultime. Perché non riescono ad approvvigionare?

Il commissario ha anche ribadito che il dibattito sul prezzo dei prodotti non ha motivo di esistere. “L’ipotesi che il prezzo condizioni l’approvvigionamento è destituita di qualsiasi fondamento. La ragione è banale – continua Arcuri – perché le associazioni che hanno sottoscritto l’accordo con noi hanno la possibilità di ricevere la compensazione del maggior prezzo che hanno pagato per rifornirsi”.

Arcuri sottolinea ancora una volta come lo Stato funga da supporto per l’acquisto di mascherine chirurgiche e che per adempiere ai suoi doveri si sia attivato per accelerare le procedure di sdoganamento delle forniture provenienti dall’estero.

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