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Irezumi, Tebori e Yakuza: l’antica arte del tatuaggio giapponese

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Scopri la storia dell’arte antica del tatuaggio giapponese e quali sono i soggetti più comuni.

Irezumi, Tebori e Yakuza l'antica arte del tatuaggio giapponese
Ogni immagine utilizzata nei tatuaggi giapponesi ha un significato e una sua storia.

Draghi, fiori, animali, divinità e demoni: l’arte del tatuaggio giapponese, vero e proprio tabù in patria, è ormai famosa in tutto il mondo. Tatuatori più o meno esperti cercano di ricreare i significati espressi dall’irezumi (la tecnica nell’inserire l’inchiostro) sul corpo delle persone, sempre più attratte dai tattoo nipponici.

Arte del tatuaggio giapponese: origine e sviluppo

storia tatuaggio giapponese

In un primo momento, in Giappone il tatuaggio era assimilato ad una forma di punizione. I prigionieri venivano tatuati in volto con caratteri che ricordavano le loro malefatte, oppure marchiati sulle braccia con simboli geometrici. In un secondo momento, mercanti, operai e commercianti fecero ricorso all’arte dei tatuaggi, come anche gli Yakuza (letteralmente “mano vincente nel gioco”), giocatori d’azzardo che più tardi avrebbero formato la celebre organizzazione criminale.

Con il passare del tempo, la moda iniziò a diffondersi anche presso le classi più agiate e nelle altre città del Giappone. Le figure divennero sempre più complesse e realizzati con tecniche sempre più particolari.

La tecnica Tebori

La tecnica Tebori

Termine che significa scolpire a mano, questi particolari disegni danno una forte sensazione di tridimensionalità. Si tratta di una tecnica molto diversa da quelle occidentali: tanto per cominciare, questi tatuaggi vengono eseguiti a mano, non con macchine automatiche.

Si esegue infatti con una cannuccia di bambù alla cui estremità sono fissati degli aghi. Il maestro tatuatore esegue dei movimenti ritmici con i quali penetra la pelle con questi aghi.

I tatuaggi più diffusi

I tatuaggi più diffusi

Le antichissime tradizioni del Giappone sono il perno centrale attorno al quale ruotano i tattoo.

Tra i disegni più diffusi spicca sicuramente il drago, che simboleggia misericordia e buona fortuna. Ha un’origine divina e, secondo la leggenda, rappresenta una delle otto divinità che proteggono Buddha. Possono essere alati, librare nel cielo o far parte di episodi mitologici.

Troviamo poi il leone, considerato una sorta di amuleto protettivo e realizzato insieme alle peonie, il falco, simbolo di coraggio, la tigre, saggezza, e la carpa.

Quest’ultimo è un’animale emblematico della cultura giapponese. Indica resistenza alle avversità, e solitamente si raffigura mentre risale la corrente di un fiume. Un altro tatuaggio molto popolare è quello che raffigura Hannya, una maschera con corna, zanne e volto disumano.

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