È proprio vero che i cartoni animati piacciono a tutti. Anche nella moda, da Loewe a Gucci e Givenchy.
Moda e cartoni animati richiamano l’innocenza perduta. Giovani designer cresciuti a pane e cartoni si sono ritrovati a disegnare capi iconici quanto il cinema d’animazione stesso.
Moda e cartoni animati: Riccardo Tisci e Jeremy Scott.
Chi non ricorda la felpa di Bambi della stagione autunno/inverno 2013/14 di Givenchy? Era opera di Riccardo Tisci, uno degli stilisti più innovativi e ricercati dai brand di tutto il mondo.
Prima di lui però c’è stato Jeremy Scott ad aver portato i cartoon in passerella nel 2012 con felpe e shorts di Burt Simpson. Nell’anno successivo la cartoon mania di Scott sfilava per Moschino con la collezione legata ai Looney Tunes, Shrek e ai colorati Mini Pony.
Raf Simons e Alessandro Michele.
In seguito quello di “moda e cartoni animati” è diventato un appuntamento immancabile in ogni passerella.
Per la collezione autunno/inverno 2018 di Gucci Alessandro Michele si ispirò all’estetica dei manga shojo anni settanta mentre lo stesso anno Raf Simons per Calvin Klein fece sfilare i maglioni con impresso il celebre pennuto Beep Beep.
Moda e cartoni animati: nel segno di Doraemon.
Per la collezione 2020/21, in occasione del capodanno cinese, Gucci ha portato in passerella niente poco di meno che Doraemon. Il famoso gatto spaziale che con i suoi “ciusky” ha risolto l’esistenza del co-protagonista della serie Nobita più e più volte.
Nel segno di Doraemon troviamo su Plindo Store la bellissima t-shirt in cotone bianca con stampa diretta su tessuto di altissima qualità. Ideale per i fan come per alcune celebrities che non hanno mancato di indossare gli abiti ispirati al gatto blu proveniente dallo spazio.
Per concludere è bello sapere che esiste ancora un po’ di purezza nel profondo di ognuno di noi. Anche in quegli stilisti che a volte pensiamo senza cuore ma che non smettiamo di apprezzare per stile ed eleganza.