Ripercorriamo la storia del colore rosa, originariamente utilizzato nell’abbigliamento per uomo.
Se pensi che il rosa sia un colore esclusivamente femminile, scopri perché questa tonalità è diventata un must anche nell’abbigliamento per l’uomo.
Si tratta infatti di un colore che nel corso del tempo ha assunto significati innumerevoli, arbitrari e mutevoli.
La nascita dell’abbigliamento rosa
Il rosa divenne di moda per la prima volta in Francia, nella seconda metà del Settecento. Madame de Pompadour, storica amante di Luigi XV, amava così tanto questo colore che, nel 1757, la manifattura francese di porcellane Sèvres le diede il nome per una nuova tonalità di rosa, il Rose Pompadour.
Da quel momento, l’aristocrazia europea iniziò a indossare abiti di questo colore come espressione di lusso e potere. Essendo più vicino al rosso, colore che esprimeva forza, virilità e doti militari, restava raccomandato ai maschi. Il blu, colore del velo con cui veniva raffigurata tradizionalmente la Vergine Maria, era invece ritenuto più adatto alle donne.
Il rosa associato alla femminilità
L’associazione tra femminilità e questa colorazione si consolida intorno alla metà del Diciannovesimo secolo. In questo periodo, gli uomini occidentali hanno cominciato a indossare sempre più spesso colori scuri e sobri. Le tonalità più chiare e pastello venivano invece destinate alle donne. Il rosa diventava dunque sinonimo di delicatezza ed eros, in quanto alludeva alla nudità.
Con l’avvento dell’industrializzazione e della produzione di massa si è poi assistito a una vera e propria “democraticizzazione” del rosa, che arriva alla portata anche delle classi sociali più povere.
È nel secondo dopoguerra che il rosa assume definitivamente il significato e l’associazione al genere femminile che conosciamo oggi.
Nonostante questa distinzione a cui siamo abituati, nel resto del mondo il rosa assume significati e valori completamente diversi. In Giappone, ad esempio, il fenomeno del cosplay lo ha reso il colore preferito di un’intera sottocultura. Anche in India gli uomini lo indossano comunemente.
La necessaria caduta degli stereotipi
Grazie all’attivismo dei movimenti femministi e alla diffusione della riflessione sull’identità di genere, oggi questi stereotipi stanno venendo meno. Una visione del mondo rigida, sessista e ormai anacronistica deve infatti lasciare spazio alla libertà di espressione della propria personalità, non identificabile da etichette o luoghi comuni.