La label di moda fondata dalla stilista Maroussia Rebecq punta sui processi di creazione in 3D.

Gli abiti di Andrea Crews sono da sempre iconici dello stile streetwear che fa di pattern, stampe, lettering e sopratutto upcycling un marchio di fabbrica.
Andrea Crews è la label francese di moda creata all’inizio del nuovo millennio da Maroussia Rebecq. Si tratta di un gruppo di artisti votati al fashion, impegnato artisticamente e molto prolifico.
Collezioni 3D
Una delle ultime capsule firmata Andrea Crews raccoglie i modelli più iconici della firma francese. Disegnata al pc questa collezione vede la digitalizzazione in ogni passaggio.
L’intero processo che va dalla creazione alla scelta delle stampe così come dei pattern, fino ad arrivare al rendering e alla presentazione che avviene su di una passerella digitale sulla quale sfilano degli avatar.
Nel più puro spirito upcycling che da sempre contraddistingue la produzione di Andrea Crews, tale procedimento permette di ridurre gli sprechi derivanti dalla consueta modalità di progettazione.
Tutta questa tecnologia però non va a scapito della rinomata anima sartoriale del marchio che non abbandona l’aspetto più artigianale del fatto a mano legato alla produzione dei suoi abiti.
Abiti Andrea Crews: Fashion, Art, Activism.
Da Andrea Crews ci si aspetta sempre qualcosa di rivoluzionario. La label è nata con l’intento di stravolgere i canoni della moda partendo proprio dalla sperimentazione.
Interdisciplinare il brand non è nuovo ad organizzare performance artistiche, mostre ed eventi spesso con partner di rilievo nel mondo dell’arte.
Il motto “Fashion, Art, Activism” sotto il quale il gruppo muove le sue creazioni, rappresenta un concetto “artistico”: quello di fondere moda, arte e attivismo attraverso gli abiti per dare una visione alternativa del mondo, della società così come della moda.

Quella di Andrea Crews è una “firma” che sfrutta la moda per lanciare un messaggio. La comunicazione è un arte e esprimere la propria personalità attraverso gli abiti è comunicazione.
Dunque c’è chi punta a sradicare le regole della moda e chi invece le rinnova. Ad esempio Boggi Milano propone uno streetwear basato su tessuti hi-tech, adatti ad ogni occasione, per l’uomo dinamico.