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Alla scoperta delle Virtual influencer, chi sono e cosa fanno

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Il fenomeno delle virtual influencer è pronto a diffondersi anche in Italia: ecco chi sono.

Alla scoperta delle Virtual influencer, chi sono e cosa fanno
Le virtual influencer sono giovani, trendy, conquistano i brand ed hanno un tasso di engagement invidiabile.

Le virtual influencer hanno un nome, un bell’aspetto, milioni di follower, ma non esistono. Non sono persone vere, ma creature digitali in 3D costruite al computer, progettate e animate appositamente per creare emozioni come dei veri e propri esseri umani. 

Questo fenomeno, nato diversi anni fa, ha avuto un riscontro principalmente in Asia, ma sta sempre più assumendo una dimensione planetaria. Un esempio made in Italy è Zaira, la meta-influencer creata dall’azienda Buzzoole e presentata ufficialmente nel metaverso di The Nemesis.

Dall’età tra i 18 e i 25 anni, bellissima ma non appariscente, è attenta alle tematiche care alla Generazione Z: body positivity, diversity e sostenibilità.

Come nasce un influencer virtuale

Come nasce un influencer virtuale

L’Avatar viene creato da un programmatore esperto in grafica computerizzata (la CGI) e successivamente animato grazie a tecnologie e sistemi di intelligenza artificiale che consentono di utilizzare il linguaggio naturale.

Non è un caso che già molte aziende celebri hanno deciso di lavorare con questi avatar. Soprattutto perché suscitano meno sentimenti negativi come l’invidia e registrano tassi di engagement più alti rispetto ai colleghi in carne e ossa.

Ma non solo: i virtual influencer sono sempre disponibili e hanno dei costi inferiori rispetto agli umani.

Gli avatar più famosi

La virtual influencer più famosa Lil Miquela Sousa, che simula le sembianze di una giovane cantautrice appassionata di moda e musica, ha già collaborato con marchi come Gucci, Prada, Calvin Klein e Diesel.

In alcuni casi sono gli stessi brand a creare un profilo in grado di incarnare al meglio i valori dell’azienda, come ha fatto l’italiana Yoox con la sua Daisy o Puma con Maya. KFC ha riportato in vita il mitico colonnello Sanders, volto iconico della catena di fast food, con un alter ego virtuale.  

Dato inoltre l’interesse crescente per gli ambienti virtuali, soprattutto per i metaversi, ben si intuisce il potenziale di questi personaggi digitali.

Meglio prepararsi, il futuro bussa alla porta.

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