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La casa di Elvis Presley: un museo che racconta l’ascesa dell’artista

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La storia della prima rockstar caduta sulla terra racchiusa nella sua casa museo di “Graceland” a Memphis.

La casa di Elvis Presley: un museo che racconta l'ascesa dell'artista
“Graceland” si trova a Memphis, Tennessee. Elvis Presley ci visse dal 1957 fino alla sua morte nel 1977. Dal 1982 è stata aperta al pubblico e nel corso del tempo è diventata un museo dedicato al “re del rock”.

La casa di Elvis Presley è la seconda residenza più famosa e visitata degli Stati Uniti dopo la casa bianca. Dal 2006 è stata dichiarata monumento storico nazionale. Aperta al pubblico dal 1982 è diventata un museo che racconta la storia dell’artista.

La casa di Elvis Presley: Graceland.

“Graceland” prende il nome dalla prozia della ex proprietaria della tenuta costruita nel 1939. Elvis la acquistò nel 1957, non appena raggiunto il suo primo enorme successo con l’album omonimo, per far felice sua madre che adorava le case coloniali.

Il re del rock visse a Graceland fino alla sua prematura scomparsa dovuta ad un infarto il 16 agosto del 1977. La casa di Elvis Presley si trova al 3734 di “Elvis Presley Boulevard” e al suo interno ad oggi troviamo un museo dedicato alla rock star.

Visitare “Graceland” è come fare un viaggio nella carriera del rocker. Non tutte le stanze però sono aperte al pubblico. Quasi l’intero piano superiore così come il bagno dove il Re è morto restano inaccessibili.

La prima rockstar caduta sulla terra

Nato l’8 gennaio del 1935 a Tupelo, Elvis Presley ha vissuto l’infanzia nella più estrema povertà. La sua ascesa comincia ufficialmente con la pubblicazione del suo primo album omonimo nel 1956.

Durante la sua carriera musicale Elvis Presley ha prodotto 61 album, vinto 3 Grammy, partecipato a quattro “Hall of Fame”, ha collezionato 68 “dischi d’oro” e 81 “dischi di platino” e come attore ha partecipato a più di 30 film. Durante i suoi tour, anche gli ultimi del periodo della sua decadenza così come quelli postumi più recenti, ha sempre fatto il tutto esaurito.

Elvis è stato un’artista così influente da essere stato utilizzato come ambasciatore per la prima campagna di vaccinazione su scala nazionale oltre ad essere stato “agente speciale” per gli Stati Uniti durante il mandato di Richard Nixon.

Per concludere Elvis Presley è stato uno degli artisti più iconici del 20° secolo. Ma se potessimo fare un viaggio nel tempo e tornassimo al 15° secolo troveremmo un altro tipo di artista, anche lui iconico ed eclettico: Leonardo da Vinci. Ne abbiamo parlato nell’articolo “Leonardo da Vinci: breve storia di una lunga carriera”.

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