Dopo le stampanti arrivano anche le penne 3d. Per molti maker sono la prima scelta. Scopriamo cosa sono e come funzionano.

Le penne 3d: che cosa sono
Le penne 3d sono l’equivalente delle stampanti 3d ma con la variabile umana a caratterizzare il prodotto che si andrà a creare. Nell’aspetto sono come delle vere e proprie biro, come funzionamento potrebbero anche ricordare l’aerografo, ma al posto dell’inchiostro utilizzano un particolare tipo di filamento polimerico totalmente biodegradabile chiamato PLA.
Grazie a questo filamento e al processo di estrusione, identico a quello delle stampanti 3d, possiamo creare oggetti tridimensionali direttamente con le nostre mani. Dunque non esistono file o settaggi da impostare ma solo il nostro tocco magico.
Come funzionano
La penna è composta da un estrusore che può raggiungere diverse temperature, un motore che trascina o ritrae il filamento PLA, un regolatore della velocità di estrusione e i pulsanti di controllo del motore e della temperatura.
Una volta collegata alla corrente e accesa per i modelli senza controllo della temperatura basterà aspettare che l’estrusore della penna si riscaldi. Per le penne con il pulsante di controllo delle temperatura invece occorrerà impostarla.
Una volta completata la fase di riscaldamento si potrà inserire il filamento PLA nell’apposito foro e trascinarlo nella penna. Una volta inserito il filamento correttamente sarà possibile iniziare a “disegnare” la superficie tridimensionale che abbiamo in testa.
Cosa si può fare con una penna 3d
Se la vostra immaginazione supera la realtà non avrete problemi a creare sicuramente qualcosa di speciale e unico. Se vi serve uno spunto cercando su Pinterest è possibile trovarne molti a proposito di oggetti artigianali realizzati con una penna 3d.
Dai sotto-bicchieri al porta bottiglia, dal cinturino per l’orologio a bracciali, collane e orecchini. Molti sono gli oggetti che si possono andare a produrre. Se invece siete più programmatori che “artigiani manuali” potreste farvi ispirare da una delle idee di maggior successo legate alla stampa 3d.
Ne abbiamo parlato in “Chi sono gli artigiani digitali: ecco la storia dell’Umarell”.