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Spot, il cane robot che debutta tra le rovine di Pompei

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Nel Parco Archeologico di Pompei è in servizio Spot, il cane robot della Boston Dynamics.

Spot, il cane robot che debutta tra le rovine di Pompei
Spot, il cane-robot costruito da Boston Dynamics, corre in aiuto del Parco archeologico di Pompei.

Spot, il cane robot di Boston Dynamics arriva a Pompei: affiancherà i responsabili del parco nel controllo e nella tutela del patrimonio archeologico.

Giallo e nero ed equipaggiato con un faro e una fotocamera a 360 gradi, aiuterà l’amministrazione del parco a tenere sotto controllo l’intera area, raccogliendo informazioni utili alla pianificazione degli interventi di risanamento e conservazione. Insieme a lui, ad accompagnarlo tra i resti dell’antica Pompei c’è uno speciale drone: il Leica BLK2FLY, capace di effettuare scansioni in 3D.

Il migliore amico dell’uomo

Il cane è il migliore amico dell’uomo

Spot verrà impiegato nelle zone più a rischio, come le gallerie scavate per trafugare gli antichi manufatti. Si tratta spesso di tunnel creati in condizioni di scarsa sicurezza e a rischio di crollo: un robot potrebbe quindi velocizzare le attività di ispezione e di ripristino.

Può esplorare autonomamente su terreni difficili ed è “capace di ispezionare anche il più piccolo degli spazi in tutta sicurezza, registrando dati utili per lo studio degli interventi”, si legge in una nota del Parco Archeologico di Pompei, dichiarato nel 1997 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Una mobilità senza precedenti, che consente di automatizzare le attività di ispezione di routine e l’acquisizione dei dati in modo sicuro, accurato e frequente.

Tecnologia per la tutela di Pompei

Il cane robot Spot pesa circa 40 kg, ha un’autonomia di 90 minuti durante i quali può muoversi in modo indipendente su un percorso predefinito o essere teleguidato. Può trasportare fino a 14 kg di equipaggiamento ed è in grado di muoversi su qualsiasi terreno alla velocità di 5,7 km/h. La fotocamera a 360 gradi lo aiuta inoltre ad evitare gli ostacoli ed è protetto dalla polvere e dalla pioggia.

Utilizza il Software Development Kit (SDK) per creare controlli personalizzati, programmare missioni autonome e integrare gli input dei sensori negli strumenti di analisi dei dati.

Il costo? Circa 100.000 dollari.

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